P.IVA per Cuoco a Domicilio: Come Aprire e Quante Tasse si Pagano
Se stai pensando di avviare la tua attività come cuoco a domicilio, è fondamentale capire come aprire la Partita IVA e quali tasse e contributi dovrai pagare. In questa guida ti forniremo tutte le informazioni essenziali. Inoltre, puoi richiedere una consulenza gratuita e senza impegno compilando il form in fondo.
Codice ATECO per Cuoco a Domicilio
Non esiste un codice ATECO specifico per il cuoco a domicilio, perciò dovrai utilizzare un codice generico come 74.90.99 – altre attività professionali NCA (Non Classificate Altrove). Questo codice è valido per una serie di attività professionali non specificate, e può essere applicato al lavoro di cuoco a domicilio.
Come Aprire la Partita IVA
Per aprire la tua Partita IVA, dovrai compilare e inviare il modello AA9/12 all’Agenzia delle Entrate tramite:
- Sito web
- Posta raccomandata
- Consegna a mano presso una delle sedi territoriali
Se gestisci l’apertura in autonomia, non ci sono costi aggiuntivi. Tuttavia, se ti affidi a un commercialista o a un intermediario, dovrai pagare il costo del suo servizio.
Costi di Apertura e Gestione
Oltre al costo di apertura della Partita IVA, ci sono costi di gestione, che includono tasse e contributi previdenziali. Affidarsi a un commercialista può essere un’opzione utile per evitare errori e garantire una corretta gestione fiscale. Se vuoi assistenza, puoi richiedere una consulenza gratuita compilando il form qui sotto.
Tassazione: Regime Forfettario e Regime Ordinario
Le tasse da pagare dipendono dal regime fiscale che scegli:
- Regime Ordinario: In questo regime, pagherai l’IRPEF, che varia dal 23% al 43% in base al tuo reddito imponibile. L’IRPEF si applica al reddito netto, ovvero al totale incassi meno spese e contributi.
- Regime Forfettario: Se scegli il regime forfettario, pagherai una tassa del 15%, ridotta al 5% per i primi cinque anni di attività. Il calcolo delle tasse è basato sul coefficiente di redditività, che per il codice ATECO 74.90.99 è del 78%. Questo coefficiente si applica ai tuoi incassi per determinare la base imponibile su cui calcolare le tasse e i contributi.
Contributi alla Gestione Separata INPS
I contributi previdenziali sono da versare alla Gestione Separata INPS. Nel 2023, la percentuale dei contributi è pari al 26,07% e si calcola sul 78% dei tuoi incassi.
Esempio di Calcolo su un Compenso di 28.000€
Vediamo ora un esempio di calcolo per un cuoco a domicilio con un incasso annuo di 28.000€ e in regime forfettario con aliquota del 5%:
- Base imponibile: (28.000€ x 78%) = 21.840€
- Tasse: 21.840€ x 5% = 1.092€
- Contributi INPS: (28.000€ x 78%) x 26,07% = 5.696€
Totale costi annuali (senza considerare il commercialista):
- Tasse: 1.092€
- Contributi INPS: 5.696€
Calcolo IRPEF in Regime Ordinario
Nel regime ordinario, l’IRPEF si applica a scaglioni. Per un imponibile di 21.840€ (dopo spese e contributi), la tassazione sarà così calcolata:
- 23% su 15.000€ = 3.450€
- 27% su (21.840€ – 15.000€) = 1.843€
Totale IRPEF = 3.450€ + 1.843€ = 5.293€
Confronto tra Regime Forfettario e Regime Ordinario
Ecco una tabella comparativa che mostra la differenza tra regime forfettario e regime ordinario con un incasso annuo di 28.000€:
| Caratteristica | Regime Forfettario | Regime Ordinario |
|---|---|---|
| Tassazione | 15% (o 5% per i primi 5 anni) | IRPEF: da 23% a 43% |
| Tasse su 28.000€ (5% per i primi 5 anni) | 1.092€ | 5.293€ |
| Contributi INPS su 28.000€ | 5.696€ | 5.696€ |
| Tassazione complessiva | 1.092€ (5%) + 5.696€ = 6.788€ | 5.293€ (23%) + 5.696€ = 10.989€ |
| Risparmio con Regime Forfettario (5%) | 4.201€ | – |
Risparmio con il Regime Forfettario
Con un incasso di 28.000€ e l’aliquota del 5%, puoi risparmiare fino a 4.201€ rispetto al regime ordinario. Anche se l’aliquota forfettaria sale al 15%, il regime forfettario rimane comunque vantaggioso per i nuovi professionisti.
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