Se hai deciso di diventare DJ e lavorare in proprio, dovrai aprire una Partita IVA. In questa guida vedremo come farlo, quale codice ATECO scegliere e quali sono i costi legati a tasse e contributi. Se hai dubbi o necessiti di assistenza, puoi richiedere una consulenza gratuita e senza impegno compilando il form in fondo.
Codice ATECO per DJ
Il codice ATECO per svolgere l’attività di DJ è 90.01.09 – altre rappresentazioni artistiche. Questo codice è indicato per chi offre servizi di intrattenimento musicale o performance artistiche. Una volta individuato il codice ATECO, dovrai compilare e inviare il modello AA9/12 all’Agenzia delle Entrate.
Come Aprire la Partita IVA
Per aprire la Partita IVA, puoi scegliere di inviare il modulo AA9/12 tramite:
- Sito web dell’Agenzia delle Entrate
- Posta raccomandata
- Consegna a mano presso uno degli sportelli territoriali
L’apertura della Partita IVA è gratuita se gestita autonomamente. Se invece ti affidi a un commercialista o un intermediario, dovrai considerare il costo del servizio.
Costi di Apertura e Contributi Previdenziali
Quando apri la Partita IVA come DJ, dovrai iscriverti a due gestioni previdenziali:
- Ex-ENPALS (lavoratori dello spettacolo): Questo è il fondo previdenziale per i lavoratori dello spettacolo. I contributi sono suddivisi tra te e il datore di lavoro:
- Contributo generale: 33% del compenso, con il 9,19% a carico tuo e il 23,81% a carico del datore di lavoro.
- Contributo di solidarietà: si applica solo ai compensi giornalieri superiori a 308,17€, al 5% (2,50% a carico tuo e 2,50% a carico del cliente).
- Contributo aggiuntivo: 1% sulla parte di compenso che supera 141,68€, interamente a tuo carico.
- Gestione Separata INPS: Qui pagherai il 26,07% del tuo reddito imponibile. Per chi opera in regime forfettario, l’imponibile netto si calcola applicando il coefficiente di redditività, che per i DJ è del 67%.
Esempio di Calcolo su un Compenso di 17.000€
Vediamo un esempio di calcolo per un DJ in regime forfettario con un incasso annuo di 17.000€ e tassazione agevolata al 5%:
- Base imponibile: (17.000€ x 67%) = 11.390€
- Tasse (5%): 11.390€ x 5% = 569,50€
- Contributi Gestione Separata INPS: 11.390€ x 26,07% = 2.967,80€
Totale costi annuali (senza considerare il commercialista):
- Tasse: 569,50€
- Contributi INPS: 2.967,80€
Calcolo IRPEF in Regime Ordinario
Se scegli il regime ordinario, l’IRPEF si applica sugli scaglioni di reddito. Per un imponibile di 11.390€ (dopo spese e contributi), il calcolo sarà il seguente:
- 23% su 11.390€ = 2.620,70€
Totale IRPEF: 2.620,70€
Confronto tra Regime Forfettario e Regime Ordinario
Ecco una tabella che confronta i costi tra il Regime Forfettario e il Regime Ordinario per un incasso di 17.000€:
Caratteristica | Regime Forfettario | Regime Ordinario |
---|---|---|
Tassazione | 15% (o 5% per i primi 5 anni) | IRPEF: da 23% a 43% |
Tasse su 17.000€ (5% per i primi 5 anni) | 569,50€ | 2.620,70€ |
Contributi INPS su 17.000€ | 2.967,80€ | 2.967,80€ |
Tassazione complessiva | 569,50€ (5%) + 2.967,80€ = 3.537,30€ | 2.620,70€ (23%) + 2.967,80€ = 5.588,50€ |
Risparmio con Regime Forfettario (5%) | 2.051,20€ | – |
Risparmio con il Regime Forfettario
Come evidenziato dalla tabella, con un incasso di 17.000€ e l’aliquota ridotta al 5%, puoi risparmiare fino a 2.051,20€ rispetto al regime ordinario. Anche se l’aliquota sale al 15%, il regime forfettario rimane più conveniente per i nuovi professionisti.
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